Analizzando una celata alla tedesca si è notato che i rivetti a sostegno della farsata in stoffa erano vuoti all’interno. Creare questi abbellimenti che però non gravassero sul peso dell’oggetto che per troppe ore doveva essere indossato, fu una grande innovazione. Ricercare il modo presumibilmente usato dagli artigiani di un tempo non è stato molto facile.
Bisognava innanzi tutto ricreare un procedimento (in serie) che permettesse all’artigiano di ripetere in tempi accettabili la medesima forma.
Si è incominciato sfinando a caldo un trafilato di ferro (foto1A), riducendo la sezione a misura del foro desiderato (0,4) ottenendo così una specie di chiodo.
Inserito il chiodo nella piastra forata, sempre a caldo, si è allargata a colpi di martello la testa dello stesso ottenendo una sottile lamina (foto1B).
Creati precedentemente degli stampi e contro stampi di misure a scalare, sempre muniti di apposito foro al centro per il perno, e sempre con l’uso della forgia, stampo dopo stampo, abbiamo reso convessa la testa del chiodo (foto1C).
L’ultimo passaggio è stato quello di sagomare (foto 2) a scalpello su base positiva (foto 3) le caratteristiche forme dei rivetti per farsata ornati (foto 4 o 1D).